06-07-2024 12-09-2024

CORRISPONDENZE

Pietro Bologna 

Pino Deodato

Barlumi, Angeli e altre storie.

CORRISPONDENZE

Si inaugura sabato 6 luglio a Pietrasanta, in occasione della Collectors Night,  “Corrispondenze. Barlumi, Angeli e altre storie” terza mostra del programma estivo della Galleria Susanna Orlando.  È  un’opera site-specific realizzata e curata da Pietro Bologna e Pino Deodato per lo spazio di via Garibaldi 30, progetto nato da una conversazione a due voci che unisce fotografia, scultura e pittura.

In mostra le creazioni in terracotta policroma a ingobbio di Pino Deodato - tra le quali “Angeli”, “Deposizione” e “Porto Salvo” - le opere fotografiche, edizione unica, di Pietro Bologna dal titolo “Barlumi”; a coronamento, i lavori a quattro mani di pittura e gum print, e l’intervento pittorico site-specific di Deodato, eseguito come da tradizione sulle mura della galleria, ideale congiunzione dei due percorsi intesi e generati come un unicum.

Non è solo un progetto, ma una “dichiarazione d’amore” che nasce dalla materializzazione di un dialogo, di uno scambio che trascende il progetto stesso, sottendendo un comune sentire, un’intima complicità, una sublimale corrispondenza. Da questo prende forma un “viaggio onirico” tra “frammenti di pensiero”: storie in cui l’umanità dell’uno si muove nello spazio aperto dell’altro, che a sua volta si fa scenografia di un racconto, dando così vita ad una nuova storia. E così via in pressoché infinite combinazioni.

La chiave di accesso a questo mondo fatto di natura e poesia è la “sintesi”, intesa come viatico verso l’assoluto. Procedere per sottrazione o cancellazione, in una ricerca rabdomantica, al fine di veicolare un messaggio universale e inclusivo, una “rivoluzione gentile”, un invito ad avere cura dell’opera che custodisce “l’essenza delle cose”: la natura. 

Il risultato è un romanzo poetico la cui narrazione rifugge qualsiasi linearità per procedere attraverso subitanei bagliori, barlumi e soffuse epifanie; liberi fotogrammi in cui il colore diviene strumento empatico e semantico; una partitura musicale aperta, che lungi dal condurre ad una inopinabile verità, insinua riflessioni e interrogativi circa la natura e l’umanità come parte di essa.  

Un’osmosi che ridisegna la galleria come giardino alchemico, un luogo in cui lo spirito si muove in una danza contemplativa, tra “barlumi, angeli e altre storie”. Opere, oggetti, ‘cose’ dotate di anima e di vita. 

*Le citazioni sono estrapolate da Pietro Bologna e Pino Deodato, “Conversazione a casa di P.”, testo della mostra, giugno 2024.

PINO DEODATO
Nasce a Nao, Vibo Valentia, nel 1950.  Dagli anni Novanta l’espressione artistica di Deodato è caratterizzata da un realismo magico che, trovando ispirazione nelle pieghe della sua memoria, dà origine a vere e proprie metafore della vita. Questo percorso prosegue nel nuovo millennio: Deodato, umanista e alchimista dell’immagine, sempre in transito tra scultura e pittura, continua a narrare la storia dell’uomo con uno sguardo severo e gentile, acuto e poetico, aperto al meraviglioso e al fantastico. Ha esposto in Italia e all’estero in gallerie e spazi museali, tra Milano, Roma, Torino, Pietrasanta e Kuwait City.

PIETRO BOLOGNA
Nato a Milano nel maggio del ’72, Pietro Bologna è autodidatta. Nei primi anni Novanta si trasferisce in Germania e successivamente in Argentina lavorando come modellista, assistente fotografo, fotogiornalista e docente di camera oscura. Oggi affianca alla sua ricerca in ambito artistico la professione di designer. La sua prima mostra personale risale al 1998 al centro Cultural J.L. Borges di Buenos Aires. Negli anni successivi ha esposto in Italia e all’estero in spazi pubblici e privati.

 

 

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